parafilie che cosa sono

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Ci sono quelli che si eccitano «strofinandosi» in un vagone della metro o in un luogo particolarmente affollato sugli abiti dei vicini (il cosiddetto frotteurismo) allargando l’ambito di azione di quella che, in modo pittoresco, è sempre stata definita «mano morta».

Poi c’è chi adora vedere gli altri in pieno amplesso amoroso, o farsi guardare mentre si spoglia o esibisce senza pudore le proprie nudità, fino al rischio degli atti osceni in luogo pubblico.

O chi raggiunge particolari livelli di eccitazione sessuale sculacciando il partner con attrezzi piatti, procurandogli un sottile dolore, o ammirandone la biancheria intima, i pizzi, i tacchi a spillo, gli accessori della seduzione.

O, ancora, chi ricorre a vere e proprie pratiche «sadiche» ma sublimate, per così dire, in un gioco di ruolo che distingue il «maestro» dal suo «schiavo» e ricorre a parole di protezione, le safe-words, per evitare che il godimento precipiti in danno fisico.

Sono le cosiddette parafilie, oggetto di uno studio clinico approfondito e ricchissimo sul piano scientifico dal titolo Parafilie e Devianza. Psicologia e Psicopatologia del comportamento sessuale atipico.

Autore, il professor Fabrizio Quattrini, docente di Clinica delle Parafilie e della Devianza presso l’Università dell’Aquila, presidente dell’IISS, Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica, e volto noto della tivù grazie alla sua fortunata trasmissione Sex Therapy in onda sui canali Sky.

NORMALITÀ O PATOLOGIA?

Sdoganate con una oramai pressoché totale dignità teorica e comportamentale dal DSM-5, l’ultima edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei disordini mentali, le parafilie occupano quella sottile linea d’ombra che collega la cosiddetta «normalità» in materia sessuale e ciò che può, al capo opposto, risultare offensivo, molesto, invasivo, quando non apertamente violento e lesivo dei diritti e dell’incolumità altrui.

Una fascia, dunque, centrale e multiforme, che include atteggiamenti di forte intensità e retroattività emozionale, magari trasgressivi rispetto ai codici dominanti, e soprattutto allargati all’uso di tutta un’oggettistica battezzata sex-toys che incide sulle aree più direttamente genitali.

Le recentissime e tanto acclamate «sfumature di grigio», con tutto il loro repertorio di croci, frustini e manette, sembra vadano proprio in questa direzione…

Ma attenzione, avverte il professor Quattrini: dipendenze ed eccessi sono dietro l’angolo e potrebbero rivelare disturbi più profondi. «Quando il comportamento sessuale atipico è vissuto senza alcun tipo di disagio psico-fisico, relazionale, sociale, è possibile parlare di parafilia; altrimenti è utile parlare di Disturbo Parafilico».

FANTASIA, MAI VIOLENZA

Lungo l’asse di quello che Quattrini nel libro descrive come un continuum che ha come antipodi il perbenismo e gli abusi, possiamo trovare, allora, le più sbrigliate tendenze dell’immaginazione, le fantasie più stravaganti, le complicità più pruriginose e appaganti, ma sempre all’insegna di una sorta di auto-regolamentazione e di trasparenza interna che la coppia deve avere, pena l’affiorare di morbosità o il prestarsi a comportamenti che sono solo unilaterali come fonte di piacere, e quindi avvertiti come minacciosi dall’altro.

«Tutti i comportamenti sessuali più bizzarri» – chiarisce Quattrini – «possono essere inquadrati come semplice attivazione erotico-ludica e condivisi con un partner consenziente, oppure essere visti come possibili alterazioni della personale esperienza erotico-sessuale.

Il limite sottile tra normalità e devianza è lasciato alla libertà dell’individuo di essere se stesso evitando di cadere nella trappola della dipendenza.

La sessualità è sempre opposta alla propria paura, intesa questa come un non conoscere se stessi e le proprie potenzialità.

Esprimere i propri desideri nel rispetto di se stessi e dell’altro diverso da sé rende l’esperienza erotico-sessuale la massima espressione di libertà». A Sextelling.it il professor Quattrini ha spiegato le dieci parafilie considerate meno diffuse e più «strane».

CLISMAFILIA

Il clistere è l’oggetto fonte di grande erotismo ed eccitazione sessuale.

Non può essere considerato un oggetto feticcio e l’eccitazione è solitamente attribuita ad un preciso rituale.

I tre momenti importanti per il clismafilico sono:

1) introdurre,

2) sentire e

3) espellere.

Le sostanze spesso interessate nella pratica clismafilica sono differenti: si passa dalla semplice acqua calda, alla camomilla (lenitive e calmanti) al caffè, il whisky e la cocaina (eccitanti).

Chiaramente la sostanza introdotta per via rettale è assimilata rapidamente, simile ad una iniezione endovena.

MISOFILIA

Eccitarsi con la sporcizia. L’attrazione erotica è rivolta soprattutto agli indumenti usati, sudati e sporchi di una persona sconosciuta e la preferenza è per l’abbigliamento intimo.

Spesso il misofilico sottrae indumenti utilizzati negli spogliatoi delle palestre al fine di annusarli eccitandosi e raggiungendo l’orgasmo.

Questo comportamento sessualmente bizzarro sembra avere origine dalla cultura del sesso vissuto come «sporco».

In una società dove il sesso viene ancora visto come tabù è molto probabile attivare inconsapevolmente un’attrazione per l’intimità altrui, rubata e vissuta come «sporca».

SCATOLOGIA TELEFONICA

Il focus di attrazione erotico-sessuale riguarda l’utilizzo del telefono per fare atti osceni e provocatori.

Il telefono chiaramente consente una miscela di anonimato e vicinanza. Tale aspetto è oggi riscontrato sicuramente anche nelle chat o comunque via internet.

Fra le categorie interessate, quella dei ragazzi adolescenti, che approfittano dell’idea di attivare uno scherzo telefonico per iniziare un processo di dipendenza eccitatoria verso questo tipo di comportamento.

EMETOFILIA

L’attrazione erotica è diretta alla risposta di vomito indotta nel partner.

Spesso denominata anche «Roman Shower».

Il focus erotico è osservare una persona che sta vomitando o rigurgitando.

Nella pornografia è presente una categoria dove la donna viene obbligata a praticare una fellatio e nella sottomissione, oltre all’immagine remissiva del soffocamento è chiara ed evidente l’esperienza del conato di vomito (gagging).

NECROFILIA

L’interesse erotico-sessuale, in questo caso, è per i cadaveri umani.

La forte attrazione erotica attiva nel necrofilo il desiderio di entrare in contatto coi cadaveri a prescindere dalle possibilità effettive di farlo.

Al fine di rendere possibile il suo intento eccitatorio, piuttosto che uccidere una persona il necrofilo può provare a impegnarsi professionalmente in contesti come obitori o cimiteri.

Anche per la necrofilia come per la zoofilia è possibile osservare un continuum eccitatorio che va da semplice role player necrofilico all’omicidio necrofilo.

ASFISSIOFILIA

Oggi associata al disturbo da masochismo sessuale, è rappresentata da una serie di azioni e/o giochi erotici che sortiscono una deprivazione dell’ossigeno a livello cerebrale.

Sono numerose le modalità con cui la persona può attuare tale comportamento: compressione del torace, costrizione alla base del collo, legature particolari, sacchetti di plastica e maschere, immersione della testa in acqua o altri liquidi, stordimento da inalazioni di sostanze chimiche.

Spesso nelle pratiche BDSM sono presenti giochi di tipo asfissiofilico come ad esempio la mummificazione.

TRAMPLING

L’eccitazione è raggiunta dalla combinazione dei fattori dolore e umiliazione.

Solitamente la persona che riceve questa pratica è un uomo e il suo ruolo è estremamente passivo, remissivo, umiliato.

La donna invece è la parte attiva (mistress in gergo BDSM) che utilizzando i tacchi o semplicemente i piedi nudi calpesta alcune parti del corpo del trampler.

Le zone maggiormente calpestate sono il torace, il ventre, ma anche i genitali, la testa etc.

MANIPOLAZIONE URETRALE

L’eccitazione erotico sessuale è rivolta nella pratica di introdurre oggetti nella cavità uretrale.

Solitamente più presente nel genere maschile.

Per quanto complessa anche il desiderio di fare alcuni piercing nelle zone genitali maschili come il Prince Albert può nascondere un desiderio di manipolazione uretrale.

DEVOTISMO

Attrazione sessuale per le persone che presentano disabilità fisiche.

Nello specifico i devotee sono attratti sessualmente e si eccitano di fronte a persone amputate.

In questi ultimi anni mi sono trovato più volte a parlare di questo tema vista la mia attività nel progetto LoveGiver: l’assistenza sessuale per le persone con disabilità.

A tale riguardo la selezione che ho seguito personalmente per i futuri assistenti sessuali prevedeva nel protocollo scientifico un’attenzione specifica per l’attrazione erotica da devotismo.

TRIOLISMO

Il comportamento parafilico è attribuito a quegli individui che si eccitano esclusivamente osservando la propria partner mentre ha un rapporto sessuale con una terza persona.

Solitamente chiamati con il termine cuckold, questi uomini possono decidere di restare semplicemente a guardare la scena masturbandosi, oppure partecipare al gioco erotico, attivando un rapporto sessuale a tre.