Femminismo a luci rosse

Femminismo a luci rosse

Per qualcuno è la regista pornografica femminista, per altri la donna che ha aggirato la censura di Youtube postando un video ad alto tasso erotico, per altri ancora una collezionista di premi e menzioni d’onore nella sua carriera.

Ad ascoltarla parlare, però, Erika Lust è una donna dal sorriso aperto e dall’aria allegra, che ama la vita e si diverte a raccontare il sesso cercando di ridargli il valore che certe scelte commerciali gli hanno tolto.

Perché il film per adulti che gira hanno la pretesa di raccontare la vita vera, le passioni autentiche, il senso del piacere.

DOMANDA: Signora Lust, come ha cominciato a lavorare su film pornografici?

RISPOSTA: Nonostante abbia studiato Scienze politiche all’università di Lund, sono sempre stata appassionata di cinema. Alla fine, inseguendo questo amore, ho deciso di studiare Filmografia quando mi sono spostata a Barcellona nel 2001. Ho cominciato lavorando in diverse case di produzione e seguendo corsi di cinematografia. Sin da giovane avevo avuto un’esperienza di rabbia con i film pornografici.

D: Poi cos’è successo?

R: Studiando il lavoro della professoressa Linda Williams intitolato Hard Core: potere, piacere e la frenesia del visibile, ho capito che c’era bisogno di un’alternativa alla visione degradante del porno e ho deciso di crearla. Per questo ho iniziato a dirigere film per adulti che assecondassero i miei gusti, pensando agli altri uomini e donne che come me volevano qualcosa di più fresco, sensuale ed etico.

D: Per una donna è più difficile affermarsi in questo settore?

R: All’inizio della mia carriera i colleghi maschi mi dicevano che non ci sarebbe stato mercato per i miei film e che stavo sprecando il mio tempo perché loro giravano già dei film pornografici per il pubblico femminile. Ma tutte queste pellicole erano fatte da uomini che pensavano che tutte le donne avessero bisogno di rose e lenzuola di seta per arrivare all’orgasmo, Io non gli ho dato retta e ho pensato che le loro proteste fossero solo insicurezze nascoste.

D: I suoi film piacciono anche agli uomini?

R: La gente non se lo aspetta, ma devo confessare che la metà degli spettatori dei miei film è fatta di maschi che mi danno grandi soddisfazioni anche in termini di reazioni ed entusiasmo. Ci sono un sacco di uomini che capiscono di sesso là fuori e che preferiscono vedere un film per adulti moderno e guardare una donna che ha un autentico orgasmo anziché una che grida e urla in modo fasullo, simulando il piacere. Non tutti gli uomini, insomma, hanno voglia di vedere dei film da quattro soldi, spiccatamente sessisti, nei quali non si capisce se le protagoniste si stanno divertendo oppure no. I miei film non sono uno sdolcinato, romantico nonsenso. Contengono del sesso autentico ed eccitante e questo, ovviamente, piace parecchio anche agli uomini.

D: Uomini e donne hanno le stesse fantasie?

R: Non posso certo parlare di tutte le fantasie di uomini e donne, visto che sono incredibilmente varie e differenti. Forse sono in grado di vedere un po’ più da vicino i desideri più intimi delle persone grazie al sito Xconfession.com, dove raccolgo e poi trasformo in cortometraggi le fantasie sessuali che le persone mi segnalano. Ci sono uomini e donne che mi inviano racconti di ogni genere. Dal sesso romantico al porno, dalla poesia al feticismo, dalle orge al bondage, dalla dominazione al sadomaso. Tutto quello a cui si può pensare e, per la verità, anche alcune cose che non vi sono venute in mente.

D: Perché secondo lei vale la pena guardare i film porno? 

R: Oggigiorno la gente ama le visualizzazioni e le immagini e adora il sesso. E poi c’è questo elemento, un po’ sconcio, di guardare gli altri in un momento intimo. Ma io sono convinta che uno deve fare solo ciò che gli va ed è adatto a lui. Tanto nella vita, quanto nei film erotici occorre capire cosa ci piace e ci eccita. Bisogna solo fare un po’ di indagine e capire. Forse ci sono persone che non hanno mai visto un film hard perché sono convinte che sia un genere misogino, violento, che non gli piace o li imbarazza e invece potrebbero scoprire qualcosa che li intriga facendo un po’ di ricerca. Ci sono così tanti registi, stili, film, che di sicuro tutti i gusti possono ritenersi soddisfatti. Anche se sono convinta che il porno non sia per tutti e quindi non voglio fare pressioni.

D: Se posso chiederlo, da quale età secondo lei bisognerebbe guardare pellicole a luci rosse?

R: Ormai con Internet e uno smartphone ogni bambino può vedere film porno in ogni momento, questo è un dato di fatto. Ma in fondo gli essere umani sono essere sessuati, quindi non c’è nulla di male nel fatto che abbiamo voglia di guardare qualcuno che fa sesso. Il problema si pone quando si vanno a vedere i valori comunicati attraverso i film per adulti più gettonati. Quando i ragazzi entrano nella pubertà e guardano un film hard poi pensano che quello sia il sesso. E mi fa male pensare che molti giovani abbiano le loro prime esperienze sessuali guardando film misogini, che rendono le donne degli oggetti e creano aspettative irrealistiche per entrambi i sessi. Bisognerebbe sviluppare un dibattito su questi temi, discuterne pubblicamente e cercare di educare i giovani perché possano avere sul cinema hard core una visione matura e critica, In questo senso sto per lanciare un progetto che si chiama The Porn Conversation, ma vi saprò dire meglio più avanti.

D: Lei quando ha visto il primo film porno?

R: Quando ero un’adolescente, credo. Ero a casa, con alcuni amici. Eravamo molto eccitati all’inizio, poi ci è rimasto un sentimento negativo addosso. Non mi ricordo bene quale fosse la storia, ma si trattava di una ragazza dalle tette grosse che faceva sesso con un ragazzo mai visto prima, per ringraziarlo del fatto che l’aveva aiutata ad aggiustare la macchina o qualcosa del genere. Alla fine, penso che la mia voglia di creare dei film pornografici diversi sia nata anche da quella delusione.

D: Di recente lei è riuscita ad aggirare la censura di YouTube e a pubblicare un video ad alto tasso erotico.

R: In realtà quando ho caricato il video su Youtube non volevo nè fare polemica nè proclami, ma solo, visto che ormai Internet è la nuova televisione, specie per i giovani, mostrare a un pubblico più ampio il mio lavoro. Così ho creato una versione non esplicita di uno dei miei film e l’ho pubblicata su Youtube gratuitamente. Certo, quando ho visto di aver raggiunto le 20 mila visite nel giro di meno di una settimana mi sono entusiasmata. Poi il video è stato tolto, senza ragioni o spiegazioni chiare. Comunque ci tengo a precisare che non ho lasciato passare contenuti irrispettosi. Non ci sono le scene di nudo, di violenza, contenuti troppo espliciti. Si mostra solo l’attrazione tra due persone e mi pare che crei meno problemi o ansie di tanti video disponibili online che diffondono violenza e nudo.

D: Ha ancora senso l’idea di censura?

R: Credo che dipenda tutto dai valori che un video veicola. E anche da chi è il censore. La censura infatti può essere facilmente utilizzata per discriminare le persone e cancellare i loro diritti. Internet ci dà infinite possibilità di vedere tutto ma ci impone anche delle responsabilità. Dobbiamo chiederci cosa guardiamo e scarichiamo e che impatto hanno queste immagini su di noi.

D: Al di là di questo aspetto, immagino che nella sua lunga carriera ci siano altri aneddoti curiosi. Peripezie per concludere una scena, difficoltà a trovare l’attore giusto. 

R: Lavoro con un ampio gruppo di attori straordinari. Molti hanno esperienza a livello internazionale nei film per adulti, altri sono amatori, altri alle prime armi. Sono diversi tra loro ma hanno una cosa in comune: sono intelligenti e molto positivi riguardo alle cose del sesso. In particolare il cast di Xconfessions comprende alcune delle persone più toste che io abbia mai incontrato. Anche le nostre location spesso sono insolite, dalla campagna della Costa Brava a un aereo in movimento, fino alla barca di Boat Buddies. Ci è capitato di svegliarci all’alba per girare scene su una spiaggia deserta e abbiamo coinvolto danzatori professionisti per le coreografie, girato con attori entusiasmanti come Paulitta Pappel, Silvia Rudi, Mikey Mod e Magic Magnus. Sono stati giorni straordinari con loro.

D: Su cosa sta lavorando in questo momento?

R: Sto lavorando sull’adattamento cinematografico del mio romanzo erotico La Cancion de Nora e credo che sarà interessante vedere come andrà. Sotto un altro profilo l’attività di Xconfessions sta andando benissimo e crescendo a vista d’occhio. Ci sono anche altri registi che ogni tanto partecipano a questo progetto. Vorrei poi provare nuove tecnologie e nuovi mezzi quest’anno e cominciare a capire meglio come si può lavorare sul fronte della realtà virtuale per i miei film.

D: Al giorno d’oggi che cosa ha ancora una forte carica erotica?

R: Non credo si possa dire in modo chiaro che cosa eccita una persona e cosa no. Ognuno ha le sue fantasie. Il mio unico obiettivo è tentare di rendere i miei film erotici realistici e autentici. Abbiamo molte coppie vere che si mettono in scena e io chiedo ai miei attori di essere rilassati il più possibile. Non mi interessano urla e strepiti, non voglio mugolii esagerati. Pretendo che ci sia davvero piacere e credo di assecondare anche le richieste del pubblico.

D: Le richieste del pubblico sono cambiate nel tempo?

R: Stanno cambiando, ma lentamente. L’industria del porno è un grande affare con un enorme mercato che sta crescendo. A mio parere ci sono dei grandi cambiamenti in atto là fuori, con nuovi registi di talento che promuovono progetti interessanti ogni giorno. Io adoro Vex Ashley e il suo progetto A Four Chambered Heart e sono anche una fan di A new Level of Pornography, iniziativa promossa da due grandi ragazze svedesi. Sono convinta che più donne inizieranno a occuparsi del cinema per adulti a modo loro, migliore sarà il risultato e il porno in sé stesso. E la gente capirà anche che vale la pena comprare film per adulti di qualità.

D: Quali sono le fonti di ispirazione per i suoi lavori?

R: Mi ispiro molto alle confessioni anonime che la gente lascia su XConfessions, ma anche film e storie tivù sono una fonte di suggestioni. Tra le mie favorite, al momento, ci sono Il Trono di Spade e Girls.

D: Qualcuno però muove critiche al porno, sostenendo che uccide la fantasie, crea false illusioni, porta messaggi ed esempi sbagliati. 

R: Dipende tutto da quale porno si sta guardando e da chi sta dietro la macchina da presa. Sono convinta che alcune pellicole possano danneggiare chi le guarda, creando false aspettative quando poi ci si trova a letto.